Questa guida vi accompagna per un vero e proprio tour dei presepi storici genovesi, da sempre considerati tra i più belli e particolari in Italia. Seguendo le indicazioni dell’articolo potrete vivere un’esperienza turistica durante la quale scoprirete dei presepi dal grande valore storico e artistico, verrete coinvolti nella gara settecentesca tra famiglie nobili alla ricerca del presepe più bello, ma incontrerete anche dei Macachi venuti dal Ponente ligure. Cosa ci faranno mai i macachi in un presepe, lo scoprirete durante la lettura. Visitare le diverse rappresentazioni della Natività sarà anche un’occasione per ammirare alcuni degli scorci più spettacolari della Superba.
In questa guida troverete inoltre tutte le informazioni aggiornate sui presepi storici genovesi più belli da visitare durante il periodo natalizio 2022 fino ai primi mesi del 2023.
Volti colorati dal passato per raccontare il mistero della Natività
“Qui, davanti al presepe, caro Bambino, io mi ci incanto, proprio come un bambino.” Questa frase di una vecchia filastrocca genovese evoca in maniera nitida le gioiose atmosfere natalizie che caratterizzano la festa più amata nella Superba sin dai tempi più antichi. Durante i secoli della gloriosa Repubblica marinara genovese ad annunciare l’arrivo del Natale era anche un carro trainato dai buoi addobbato con nastri e campanelli il quale trasportava un grosso tronco d’alloro, simbolo di pace e di prosperità, con cui il Doge faceva gli auguri alla città. A partire dal Seicento le antiche usanze natalizie si arricchirono grazie alla diffusione dei presepi realizzati da bravissimi scultori, il più celebre dei quali fu Anton Maria Maragliano. La diffusione dei presepi nelle case dei nobili nel Settecento portò al grande sviluppo dei presepi scolpiti. A Napoli e a Genova le famiglie nobili si lanciavano in vere e proprie competizioni su chi possedeva il presepe più spettacolare e sfarzoso. Il presepe era diventato uno status symbol: le statue degli allestimenti che occupavano interi locali dei palazzi, venivano vestite con tessuti pregiati e indossavano gioielli di valore.I Macachi di Albisola
Quella del presepe era diventata una forma d’arte che prosperava anche negli ambienti popolari, come ad esempio nella Liguria di Ponente, con la diffusione a partire dall’Ottocento dei famosi Macachi di Albisola. Le figurine di ceramica create dalle popolane fecero rinascere l’arte del presepe dopo gli editti napoleonici che avevano messo al bando le prestigiose statue di legno. Inizialmente le statuine un po’ goffe realizzate dalle figurinaie erano oggetto di scherno da parte dei ceramisti i quali le apostrofavano come dei “macachi”. Però quei Macachi avevano il loro fascino, e visto che rappresentavano qualcosa di profondamente nuovo e autentico, quel loro fascino è rimasto intatto fino ai giorni nostri.Un tour dei presepi
Il documento più antico relativo all’esistenza di un presepe a Genova risale al 1610 ed è costituito dalla cronaca manoscritta del Convento carmelitano di Monte Oliveto presso il sobborgo costiero di Multedo, già noto anche per essere stato, ai tempi di Nerone, approdo dei santi Nazario e Celso, impegnati nell’evangelizzazione della Liguria. Nel periodo natalizio, quando i sontuosi palazzi del centro, così come i caruggi tra cui spiccano torri e antiche chiese si vestono delle luci della festa, ritrovare una dimensione spirituale diventa quasi inevitabile. A Genova, città con una notevole tradizione di intagliatori di figurine da presepe (il Museo Giannettino Luxoro ne conserva oltre ottocento), il mistero della Natività assume anche una significativa valenza artistica grazie ai numerosi presepi della città. Per scoprirli, basta seguire le orme di Henry Aubert che nel suo Villes et gens d’Italie del 1923 suggeriva di compiere un vero e proprio tour dei presepi: “Nessun presepio qui è uguale a un altro…tutti differiscono in grandezza, in ricchezza. Qualcuno è un capolavoro di buon gusto e di ingegnosità. Gli uomini che li costruiscono, sacerdoti oppure laici, rivaleggiano in zelo. Tutti gareggiano per attirare il maggior numero di persone, prodigandosi nei particolari, nelle proporzioni, nell’insieme. I presepi genovesi sono la gioia del Natale… Qui il Natale non ha perduto il significato originario. È unicamente la festa dell’infanzia e della speranza per gli uomini di buona volontà. Il presepio è il trionfo dei genovesi. Dal giorno di Natale in poi vanno a visitarli uno dopo l’altro.” (Nelle foto: Restauro di statuine da presepe presso il Museo dell’Accademia Ligustica)Museo dei Cappuccini
Museo Beni Culturali Cappuccini di Genova
Viale IV Novembre, 5 Passo Santa Caterina Fieschi Adorno
(ingresso da Via Bartolomeo Bosco, dietro Palazzo di Giustizia)
L’Arte del Presepe
dal 25 novembre 2022 al 2 febbraio 2023
Orari: dal martedì alla domenica 15.00 -18.30 – giovedì 10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00 Giorno di chiusura: lunedì
Visite guidate su prenotazione (anche al di fuori dell’orario di apertura) al numero di telefono 010 8592759
Ingresso: offerta libera
Info e prenotazioni tel.: 010 8592759
E-mail: info@bccgenova.org
Andiamo allora a visitarli insieme, iniziando il nostro tour dei presepi dal Museo dei Beni Culturali Cappuccini, il quale ha creato un nuovo percorso espositivo per valorizzare e inserire in nuove ambientazioni paesaggistiche liguri un’accurata selezione di statuine da presepe provenienti dai conventi cappuccini e da collezioni private. Fiore all’occhiello dell’esposizione è il prezioso corteo dei Re Magi attribuito ad Anton Maria Maragliano, il più celebre scultore genovese di statuine da presepio e le altrettanto espressive statuine di Pasquale Navone, uno dei suoi più apprezzati seguaci. Quest’anno un’inedita scenografia presenta circa 40 statuine del famoso presepe del Settecento genovese di Anton Maria Maragliano.
I Santon di Marsiglia di Claude Carbonel sono protagonisti nel presepe progettato e realizzato da Emilio Burri e Luciana Scarone, che rappresenta un caratteristico borgo ligure degli anni ‘50, con le sue botteghe, la piazza del mercato, la chiesa al centro del paese e tipici episodi di vita quotidiana.
Incornicia l’esposizione di presepi una sezione di arte che invita alla riflessione sul significato del Natale, tra storia, tradizioni e simboli, attraverso opere tra cui l’Annunciazione di G. B. Paggi, l’Adorazione dei pastori di G. B. Casoni e la Sacra Famiglia di P. Piola.
Il presepe meccanico
Il presepe meccanico è stato realizzato da un artigiano (un rilegatore) di Carmagnola, Franco Curti, a partire dagli anni ‘30 in ben 12.000 ore di lavoro. Nato come presepe itinerante, che il costruttore portava in giro per l’Italia con tanto di camion e tendone al seguito, la sua prima esposizione pubblica risale agli anni ‘40 e da allora affascina grandi e piccini grazie agli oltre 150 personaggi in movimento.
La parte centrale, animata da un unico motore, è un trittico di 40 metri quadri composto dalla ricostruzione di Betania, Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù. Altri cinque motori muovono i quadri meccanici che precedono il presepe con le Profezie dei Profeti Isaia, Michea e Malachia, e la ricerca dell’alloggio.
A ricevere in dono dal costruttore il presepe negli anni ’70 fu padre Andrea Caruso, mancato tre anni fa. Dopo aver impiegato oltre trent’anni a montare lo straordinario presepe, il padre ha insegnato ai curatori del museo tutti i segreti del suo funzionamento.
Il percorso d’arte si articola in riflessioni tematiche sulla famiglia, sull’infanzia di Gesù, sui simboli e sui personaggi tipici delle rappresentazioni di artisti della scuola genovese del ‘600.
Nella storia dei presepi va ricordata anche la figura di San Francesco, la sua vicinanza alla povertà di Gesù e Maria, che ha rispecchiato nella sua regola di vita, e il suo amore per Gesù Bambino. La rappresentazione scenica del Mistero della Natività era già nota prima di San Francesco, ma è con il Poverello, e precisamente col presepe di Greccio (1223), che ha iniziato un nuovo modo, “evangelico e umano”, di ripresentarlo. Possiamo quindi considerare San Francesco d’Assisi come “l’inventore” del presepe.
I frati cappuccini, ramo della famiglia francescana, hanno da sempre riposto grande attenzione al Mistero della Natività, e fin dalle loro origini hanno sempre reso omaggio a Gesù Bambino nelle loro chiese attraverso presepi molto apprezzati tra la popolazione dei quali si conservano memorie negli archivi, appassionati racconti degli storici, e la cui tradizione prosegue ancora oggi in ogni fraternità locale.
Il presepe della Parrocchia di Santa Caterina VM in Begato
Oratorio del Rosario
Piazza Don Mantero, Genova
Dal 24 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023
Ingresso: gratuito (gradita offerta)
Orari: dal 25 dicembre al 6 gennaio: festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30.
Feriali: dalle 14.30 alle 17.30.
Dal 7 al 29 gennaio, sabato dalle 14.30 alle 17.30, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30.
Info e visite di gruppo tel.: 0107547154 – 3497741802 – 347 2656485
E-mail: clavarinoalessandro@gmail.com manginielio@alice.it
Il Presepe di Begato che quest’anno possiamo ammirare in un allestimento rinnovato, è tornato al suo antico splendore grazie al minuzioso lavoro di restauro eseguito in tre anni dal Laboratorio regionale di restauro e dalle allieve del Civico Istituto Duchessa di Galliera. Il progetto curato dal gruppo Amici del Presepe di Begato ha coinvolto ben venticinque delle più antiche e pregevoli statuine dell’opera, che sono state oggetto di pulitura, stuccatura, ricostruzione di parti mancanti e nuovo rivestimento. Lo storico presepe così rinnovato ripropone la Natività ambientata fra i colli e i borghi della Val Polcevera.
Museo Giannettino Luxoro
Viale Mafalda di Savoia, 3 – Genova
Il Museo è temporaneamente chiuso per manutenzione. Anche se non è al momento visitabile, pubblichiamo le informazioni relative al presepe qui custodito per il suo valore storico-artistico.
Il Museo Giannettino Luxoro è immerso nel parco di Nervi abitato da allegri scoiattolini e affacciato sulla splendida scogliera. All’interno della residenza signorile di inizio Novecento si possono ammirare gli oltre ottocento pezzi della collezione di figure da presepe del Comune di Genova che documentano in modo completo la produzione degli intagliatori genovesi dal XVII al XIX secolo. Le figurine sono in parte esposte all’interno di vetrine o in un allestimento scenografico permanente, in parte conservate nei depositi visitabili su richiesta. Tra di esse spiccano esemplari eccezionali per qualità, come i due Schiavi mori del corteo dei Magi, i Magi stessi, o per rarità tipologica, come i tre Dromedari, tutti capolavori di Pasquale Navone.
La raccolta comprende anche un piccolo nucleo di figure napoletane settecentesche, un presepe a sagome di cartone dipinto di manifattura lombarda, allestito in permanenza in una sala dedicata, e un raro presepe siciliano, databile tra il XVII e il XVIII secolo, in legno e cartapesta, opera del “figuraro” trapanese Giovanni Antonio Matera.
Presepe del Re
Museo di Palazzo Reale – Galleria della Cappella
Via Balbi, 10 Genova
Abbiamo visto spuntare la sua stella
dal 14 dicembre 2022 – 5 febbraio 2023
Orari: dal mercoledì al sabato dalle 9.00 alle 19.00;
la prima domenica del mese dalle 13.30 alle 19.00.
Ingresso con il biglietto unico Musei Nazionali di Genova (valido per Palazzo Reale + Palazzo Spinola, utilizzabile entro un anno dall’emissione): 10 euro intero; 2 euro ridotto cittadini UE tra i 18 e 25 anni; gratuito under 18.
Info: palazzorealegenova@cultura.gov.it; Tel.: 010 2705236/232
Fonte immagini e informazioni ulteriori
A distanza di quattro anni dalla storica mostra monografica dedicata ad Anton Maria Maragliano, il Palazzo Reale di Genova riaccende i riflettori su un capitolo ancora poco noto della produzione di scultura lignea post- maraglianesca con l’esposizione di un presepe dal grande valore storico-artistico, inizialmente attribuito per errore a Maragliano.
Si tratta del Presepe Reale, noto anche come Presepe Savoia, perché probabilmente commissionato dalla casa sabauda negli anni che seguirono l’annessione dei territori liguri al Regno di Sardegna nel 1814.
Lo spettacolare presepe che fino alla fine dell’Ottocento era appartenuto alla chiesa torinese di San Filippo Neri, è opera di Giovanni Battista Garaventa (Genova, 1777-1840). L’artista, di formazione accademica, fu attivo soprattutto come intagliatore di casse processionali e immagini sacre, nonché come restauratore di antiche sculture e modellatore di apparati decorativi ed effimeri.
In occasione del Natale del 2017 una prima selezione di 30 manichini emersa dall’ultimo restauro è stata esposta nel Salone da Ballo del Palazzo Reale. Successivamente, nel 2019 a seguito della conclusione del lungo intervento di restauro la reggia genovese ha organizzato l’esposizione dell’intero complesso del monumentale presepe genovese composto da ottantasette figure. Quest’anno il presepe torna a Palazzo Reale con una quindicina di pezzi.
Le statuine che compongono l’opera sono in gran parte manichini in legno finemente intagliato alti tra i 40 e i 70 cm, impreziositi anche da costumi di straordinaria qualità e bellezza, con dettagli dorati e in argento. Il nucleo centrale del presepe è costituito dalla Sacra Famiglia insieme agli angeli, ai Re Magi, ai pastori, e ai soldati, oltre all’immancabile serraglio cui fanno parte il bue e l’asinello, ma anche gli splendidi cavalli dei magi, le tradizionali mucche, pecore e capre tra cui spiccano due cammelli.
Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti
Palazzo dell’Accademia – Largo Pertini 4 (Piazza De Ferrari) – Genova
Natale in Accademia – immagini della Natività nelle collezioni del Museo dell’Accademia Ligustica delle Belle Arti.
8 dicembre 2022 – 22 gennaio 2023
Orario: da martedì a domenica dalle 14.30 alle 18.30
Ingresso gratuito
Info. Tel.: 010.560131
e-mail: conservazione@accademialigustica.it
Il tour dei presepi genovesi è un viaggio spirituale e artistico durante il quale colpiscono anche le dimensioni delle riproduzioni della scena della Natività: presso l’Accademia Ligustica ogni anno viene esposto il presepe del ceroplasta bavarese di origini italiane, Johann Baptist Cetto, che misura poco più di 8 cm per 6. Neanche lo spazio dello schermo di uno smartphone, ma per l’artista fu sufficiente per compiere un miracolo creando una scena densa di figure e di elementi di ogni genere.
Colonne, palme, fili d’erba, minuziosamente elaborati e arricchiti di particolari, fanno da sfondo alla scena della Natività ambientata presso i ruderi di un tempio situato in una fantastica città turrita che domina un paesaggio lacustre.
Pervenuto all’Accademia nel 1874, con il lascito dell’erudito e collezionista genovese Antonio Merli, il manufatto fu registrato come “piccolissimo presepe intagliato in avorio”. In realtà il presepe, racchiuso in una preziosa cornice in ebano e filigrana d’argento, consiste in un rilievo di minuscole dimensioni in cera bianca.
Presso il Museo dell’Accademia Ligustica è allestita anche un’esposizione di dipinti assai noti oltre a una ricca selezione di opere ispirate al tema della natività (disegni, incisioni, maioliche, calchi in gesso) e opere databili tra i secoli XVII e XIX, normalmente conservate nei depositi.
Santuario della Madonnetta
Salita della Madonnetta, 5
Presepe monumentale permanente composto da cento figurine di G.B. Gaggini, A. Maragliano, Pedevilla, De Scopt.
Orario: feriali 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.00 – festivi: 10.00 – 11.00 e 15.30 – 18.30
Ingresso: Offerta libera
Soggetto organizzatore: Ordine Padri Agostiniani Scalzi
Info e prenotazioni: Tel.: 010 2725308
E-mail: p.eugeniocavallari@gmail.com
Dal presepe più piccolo a quello più grande la strada è in verticale e si compie prendendo la funicolare da cui si apre una vista mozzafiato sulla città. Si raggiunge così il Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, noto come il Santuario della Madonnetta, costruito alla fine del Seicento sul luogo di una serie di apparizioni mariane.
La chiesa ottagonale, preceduta da uno spettacolare sagrato in ciottoli bianchi e neri è uno straordinario luogo di raccoglimento. È l’edificio religioso con cui Genova si riconsacrava alla Madonna, particolarmente ricco di opere d’arte e di preziosi oggetti di culto tra cui 25 mila reliquie esposte sulle pareti.
Nella Cappella della Pietà si può ammirare un meraviglioso gruppo ligneo scolpito da Anton Maria Maragliano tra il 1732 e il 1733, raffigurante la Pietà.
Arriviamo così al Presepe, uno tra i più suggestivi tra quelli genovesi, visitabile tutto l’anno. Disposta su una vasta superficie semicircolare, l’opera presenta una moltitudine di storiche statuine databili dal XVII al XIX secolo, collocate in una scenografica ambientazione della Genova antica.
Tra le belle figurine di legno colorato rivediamo molti dei luoghi storici della città: da Porta Soprana a Palazzo San Giorgio fino al mercato, le torri e le chiese a conferma del fatto che a Genova non si smette mai di viaggiare.
Informazioni
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